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Disventilazione tubarica: ovattamento auricolare dopo un raffreddore




La disventilazione tubarica è una condizione clinica comune e spesso sottovalutata, che colpisce l'orecchio medio, causando una sensazione di "ovattamento auricolare" e riduzione dell'udito. Spesso insorge come complicanza di infezioni delle alte vie respiratorie. In questo articolo esamineremo il caso di Marco, un uomo di 35 anni, che ha riscontrato una perdita dell'udito temporanea all'orecchio destro dopo un banale raffreddore.






Il caso di Marco: ovattamento auricolare dopo un raffreddore

Marco, 35 anni, si è recato dall’ otorinolaringoiatra dopo aver riscontrato una riduzione dell’udito nell’orecchio destro. Il sintomo era apparso a seguito di un raffreddore particolarmente intenso durato circa una settimana. Sebbene il raffreddore fosse ormai passato, l'orecchio destro sembrava "tappato", con una persistente sensazione di pressione interna.

Non aveva dolore né secrezioni auricolari, ma un evidente calo uditivo, che lo portava a dover chiedere spesso di ripetere le conversazioni.



Anatomia della tuba di Eustachio: perché è importante?

Per capire la disventilazione tubarica, è essenziale comprendere la funzione della tuba di Eustachio, un canale che collega l’orecchio medio alla rinofaringe (la parte posteriore del naso e della gola). La sua funzione principale è mantenere la pressione nell'orecchio medio uguale a quella atmosferica. Quando deglutiamo, mastichiamo o sbadigliamo, la tuba si apre temporaneamente, permettendo all’ aria di entrare o uscire dall’ orecchio medio. Questo meccanismo bilancia la pressione e garantisce la corretta vibrazione del timpano, fondamentale per una buona funzione uditiva.

Durante un'infezione come il raffreddore, la mucosa che riveste la tuba di Eustachio può infiammarsi e gonfiarsi, ostruendo il passaggio dell’ aria e bloccando il corretto scambio di pressione tra l’ orecchio medio e l’ ambiente esterno. Questo provoca una pressione negativa nell’orecchio medio e, nel tempo, può causare accumulo di fluidi (versamento), riducendo l’udito.


Le cause della disventilazione tubarica

La disventilazione tubarica si verifica principalmente quando la tuba di Eustachio non riesce ad aprirsi correttamente per ventilare l’orecchio medio. Le cause più comuni includono:

  1. Infezioni delle vie respiratorie superiori: l'infiammazione della mucosa nasale e rinofaringea può ostruire la tuba.

  2. Allergie respiratorie: le riniti allergiche croniche, che causano infiammazione costante delle vie respiratorie superiori, possono contribuire al malfunzionamento della tuba di Eustachio.

  3. Ipertrofia delle adenoidi: nei bambini, l'ingrossamento delle adenoidi (tessuti linfatici situati dietro il naso) può bloccare fisicamente l’apertura della tuba di Eustachio, mentre negli adulti può causare compressioni dovute a infiammazioni croniche.

  4. Disfunzione anatomica: alcune persone hanno una tuba di Eustachio più stretta o meno efficiente a causa di caratteristiche anatomiche personali, che le predispone a episodi frequenti di disventilazione.

  5. Barotrauma: variazioni rapide di pressione, come quelle che si verificano durante i voli aerei o immersioni subacquee, possono aggravare una disventilazione già esistente, bloccando ulteriormente la tuba di Eustachio.


Nel caso di Marco, il raffreddore aveva provocato un'infiammazione significativa della mucosa nasale e rinofaringea, portando all'ostruzione della tuba e, di conseguenza, a una disfunzione della ventilazione dell'orecchio medio.


Sintomi e diagnosi della disventilazione tubarica

La disventilazione tubarica si manifesta tipicamente con una sensazione di ovattamento o pressione nell’orecchio interessato, perdita temporanea dell’udito e, talvolta, suoni interni amplificati (autofonia). I sintomi di Marco erano esattamente questi, accompagnati da una sensazione di "orecchio tappato" e difficoltà a percepire i suoni. Non vi era dolore, caratteristica che spesso differenzia questa condizione da un processo infettivo a carico delle strutture dell'orecchio chiamato otite.

L’otorinolaringoiatra ha effettuato un esame otoscopico, osservando un timpano retratto, segno di pressione negativa nell’ orecchio medio. Successivamente, Marco è stato sottoposto a una audiometria per valutare l’entità della perdita uditiva, che ha rivelato un’ ipoacusia trasmissiva lieve-moderata. Infine, la timpanometria ha confermato la presenza di disventilazione, mostrando una ridotta mobilità del timpano, tipica dell’accumulo di pressione negativa (timpanogramma tipo C).


Strategie terapeutiche per la disventilazione tubarica

La terapia per la disventilazione tubarica varia in base alla gravità e alla cronicità della condizione, nonché alla causa sottostante. Nel caso di Marco, il trattamento è stato inizialmente conservativo e ha seguito due principali approcci:

  1. Spray nasali a base di corticosteroidi: è stato consigliato a Marco di utilizzare un corticosteroide nasale, che aiuta a ridurre l’infiammazione locale in modo più duraturo, migliorando la funzionalità della tuba di Eustachio.

  2. Manovre di compensazione: al fine di creare una pressione positiva per favorire l’apertura della tuba e il riequilibrio della pressione nell’orecchio medio.


Complicanze della disventilazione tubarica non trattata

La disventilazione tubarica non trattata può portare a complicanze, alcune delle quali possono compromettere permanentemente la funzionalità dell’orecchio:

  1. Otite media effusiva: il versamento di liquidi nell'orecchio medio può evolvere in un'infezione, portando a otiti ricorrenti.

  2. Retrazione permanente della membrana timpanica: una pressione negativa cronica può portare a una progressiva retrazione della membrana timpanica.


Conclusioni

Il caso di Marco dimostra come una banale infezione respiratoria, come un raffreddore, possa causare complicanze che influiscono negativamente sulla qualità della vita.

La disventilazione tubarica, pur essendo una condizione comune e spesso temporanea, può richiedere interventi medici precoci per evitare che si cronicizzi e conduca a complicanze più gravi. Il riconoscimento tempestivo dei sintomi e l’intervento con le giuste terapie possono portare a una rapida risoluzione del problema e prevenire danni uditivi permanenti.


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Fonti:

  1. Bluestone CD, Klein JO. Otitis Media in Infants and Children. 5th ed. Shelton, CT: People's Medical Publishing House-USA; 2013.

  2. Tos M. Eustachian Tube: Structure, Function, and Role in Middle Ear Disease. New York: Thieme Medical Publishers; 2014.

  3. Schilder AGM, Chonmaitree T, Cripps AW, et al. Otitis media. Nat Rev Dis Primers. 2016.

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